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Saga o libro auto-conclusivo?

Ultimo Aggiornamento: 26/05/2013 19:20
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Post: 24
Città: PIACENZA
Età: 48
Sesso: Femminile
01/03/2013 20:29

Tecnica o tattica?
Sempre più saghe, libri che lasciano aperte questioni come capita nelle serie tv...cosa ne pensate? è solo una moda? una politica editoriale? una scelta consapevole? quali vantaggi e quali svantaggi? Solo il genere fantasy e sci-fi possono abbracciarla? Quando vale la pena produrre o leggere una saga?

Personalmente mi hanno un pò stufato, non apprezzo dover aspettare anni per capire come una storia va a concludersi. Non importa quanto mi sia affezionata alla trama e agli "attori" in gioco, desidero una fine. Una fine chiara ed onesta. Certo... certi libri vorresti non finissero mai (almeno lo si crede)...ma bisogna ricordare che solo Beautiful e qualche altra "telenovelas brasiliana" godono di tale privilegio...e così, a mio parere, deve rimanere...per non perdere la magia. Mi piacciono invece i sottili fili conduttori: le vicende si esauriscono e permangono i personaggi e le loro consuetudini a legare le avventure raccontate nei libri.

A voi la parola.
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Post: 99
Sesso: Maschile
01/03/2013 20:35

no, la saga no!
Preferisco il libro che abbia vita (e quindi morte) in sé. L'idea della saga mi lascia perplessa: mi sa tanto di manovra commerciale.
..
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Post: 24
Città: PIACENZA
Età: 48
Sesso: Femminile
01/03/2013 20:41

Credo che spesso più che trovarsi davanti a vere saghe ci si trova davanti a delle truffe:

- libri unici ma venduti in due volumi a distanza di tempo
- brodo allungato
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Post: 25
Sesso: Femminile
01/03/2013 21:46

La penso esattamente come voi.Detesto le saghe in ogni salsa, sia leggerle (per i motivi suddetti) sia scriverle, non è nel mio stile-
Poi chissà magari me ne viene una, ma solo se mi viene.

Certo che però commercialmente parlando, tirano assai.

K
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Post: 39
Città: BRUINO
Età: 46
Sesso: Maschile
14/03/2013 10:11

Bilogia... non proprio saga
Parlando di quello che intendo fare io...

Sicuramente tattica ma anche affezione ed ispirazione...

Una volta c'erano le trilogie... poi siamo passati alle quadri e oltre... Il che è un brodo allungato.

Per quanto riguarda me, il mio sarà una bilogia... poi non so se scriverò altro (più no che si)... Non mi considero uno scrittore, ma vista la forte ispirazione per i due volumi (se vogliamo chiamarli così) ho scritto il primo che lascia la strada aperta al secondo... Ma sono uno l'inizio e l'altro la fine di una stessa storia, di una stessa vita.

Quindi belle le mini saghe... ma se sono troppo lunghe poi io mi perdo e se mi perdo mi annoio e non le seguo più...
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Post: 25
Sesso: Femminile
17/03/2013 13:08

Re: Bilogia... non proprio saga
Armando.R, 14/03/2013 10:11:

Parlando di quello che intendo fare io...

Sicuramente tattica ma anche affezione ed ispirazione...

Una volta c'erano le trilogie... poi siamo passati alle quadri e oltre... Il che è un brodo allungato.

Per quanto riguarda me, il mio sarà una bilogia... poi non so se scriverò altro (più no che si)... Non mi considero uno scrittore, ma vista la forte ispirazione per i due volumi (se vogliamo chiamarli così) ho scritto il primo che lascia la strada aperta al secondo... Ma sono uno l'inizio e l'altro la fine di una stessa storia, di una stessa vita.

Quindi belle le mini saghe... ma se sono troppo lunghe poi io mi perdo e se mi perdo mi annoio e non le seguo più...




Idem [SM=g28002]


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Post: 99
Sesso: Maschile
17/03/2013 14:20

Io non credo di esser fatta per le saghe...
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Post: 14
Città: CAGLIARI
Età: 49
Sesso: Femminile
20/03/2013 00:59

Dipende :)
In generale amo le serie anche se non necessariamente di tipo letterario. Vivo di serie TV e mi piace l'idea che la storia non debba per forza finire, anche perché le storie non finiscono realmente, si smette solo di raccontarle.
Nel leggere un libro o vedere un film mi è sempre piaciuto immaginare cosa sarebbe successo dopo.
Poi chiaramente dipende dal tipo di storia. Ce ne sono alcune che vengono continuate proprio per allungare il brodo, ma ce ne sono altre che sono così complesse da avere bisogno di più spazio.

Mi sento chiamata in causa visto che sto scrivendo una serie, intesa proprio come la versione sotto forma narrativa di una miniserie TV, che poi nell'insieme forma un unico macro-romanzo.
C'è già chi mi dice che gli dispiace che stia per finire. :)
Un po' dispiace anche a me, lo ammetto, ma un po' è una liberazione.

In realtà, poi, sto gettando le basi di una timeline che ospiterà nuove storie, per gran parte separate e leggibili separatamente.
Da parte mia, come autrice, c'è di positivo che mi concentro su universo di cui ho già definito alcune regole e questo facilita il mio lavoro. Anche se spostandosi di decenni nel futuro, le stesse regole evolvono.
Da parte dei lettori piace ritrovare certi argomenti, ambientazioni e personaggi.
Questi credo siano i motivi per cui si scrivano e si leggano delle serie.

Però trovo che limitarsi solo a scrivere una serie sia deleterio per uno scrittore, è necessario diversificare, perché si finisce altrimenti schiavi di essa. Il pubblico si aspetta che tu continui e quando pubblichi altro potrebbe storcere il naso.
È un po' un'estremizzazione del concentrarsi su un unico genere letterario.
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Post: 4
Età: 53
Sesso: Maschile
25/03/2013 16:30

Io credo che, piaccia o no, la tendenza attuale sia per la saga. E non credo sia solo una moda o una strategia editoriale per vendere più libri, credo sia una questione di come la gente legge oggi, soprattutto con l'e-reader. Il lettore sembra preferire romanzi brevi pubblicati più spesso.

Pensateci: tutti guardano serie tv fatte da episodi di 45min l'uno per stagioni e stagioni successive, 12-13 episodi per stagione, ma quanti vanno a vedere un film di 3h?

Per quanto la mia saga Liberty Charter sia stata intesa come tale sin dall'inizio, per il primo romanzo ho seguito la linea classica dei tecno-thriller (tipo Tom Clancy anni '80) scrivendo un'opera di quasi 700 pagine. Ammetto che me ne sono un po' pentito, e ho la netta sensazione di aver perso un po' di vendite a causa della lunghezza. Per quanto sia dura ammetterlo, la gente si spaventa davanti ad un romanzo di 700 pagine. Si scoraggia, teme che sia noioso e che non riuscirà a finirlo. Inoltre il prezzo di copertina della versione cartacea "print on demand" va su, e questo non è mai bene.

Per il secondo sono orientato verso un romanzo più breve. Il problema è come gestire la struttura, c'è un motivo per cui i tecno-thriller sono lunghi. Inoltre io sono favorevole a lasciare aperte alcune questioni al termine di un romanzo, ma non tutte. Una saga è una cosa, un romanzo a puntate un'altra (anche se non è escluso che torneremo anche a quelli). Per ottenere il giusto equilibrio ci vuole impegno, e l'ultimo atto di un romanzo diventa una sfida tutta a sé. Quanti (e quali) fili devono venire riannodati e quanti lasciati a penzolare? Tra gli scrittori che conosco, quello che lo fa meglio è Patrick O'Brian nella saga Aubrey/Maturin, e mi ripropongo di imparare da lui.

Infine credo che la saga funzioni bene per la narrativa di genere, ma non necessariamente per quella letteraria. O perlomeno non altrettanto.


Ho appena autopubblicato il mio primo romanzo, "Liberty Charter: Territori Liberi".

http://www.amazon.it/Liberty-Charter-Territori-Liberi-ebook/dp/B00AOK1ARS/
http://www.amazon.it/Liberty-Charter-Territori-Liberi-1/dp/1481258834/
http://www.kobobooks.it/ebook/Liberty-Charter-Territori-Liberi/book-y1m2EqGxJE6QSrlxz6VQEA/page1.html?s=z7XrGwHUJkSuQa0dXB-cSA&r=1

I primi tre capitoli sono disponibili in Scribd, gratuitamente, in formato PDF.

http://www.scribd.com/doc/117020364/Max-Balestra-Liberty-Charter-Territori-Liberi-Capitoli-1-3
Wally G. Fin
[Non Registrato]
25/05/2013 12:16

Scrivere un serie è più facile
Non mi piace il termine "saga"... mi fa venire in mente cose lunghe e noiose... I romanzi di Maigret sono forse una Saga?
E il Tenente Colombo? e Perry Mason? e la serie di Ryan di Tom Clancy?
Esistono migliaia di esempi di serie di successo.
Ma il motivo per scrivere romanzi in serie (con gli stessi personaggi principali e le stesse ambientazioni principali) è uno solo:
E' più facile.
Una volta che hai caratterizzato i tuoi protagonisti, buona parte del lavoro è fatto. Perchè cambiare e dover ricominciare da capo? Ovviamente ogni singolo romanzo deve essere autonomo e leggibile separatamente... guardate per esempio la seri di Richard Castle: 4 libri polizieschi con la detective Nikki Heat.
Ho fatto la stessa cosa per i miei romanzetti.
Per ora ne ho pubblicati tre su Amazon (Eroi Imperfetti), ma il quarto è in fase di scrittura.
Ho iniziato a scrivere anche una cosa diversissima "5 anni in Iraq" e vedremo come va.
OFFLINE
Post: 99
Sesso: Maschile
26/05/2013 19:20

Quindi la tua, Wally, non è una saga...?
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