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Chapter trailer

Ultimo Aggiornamento: 03/04/2013 20:49
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27/03/2013 10:13

solo per ePub3

Buongiorno!

Sto per aggiungere un nuovo contenuto multimediale al mio romanzo nel formato ePub3 (per ora solo per iPad, ma presto anche Kobo): il "Chapter Trailer".

Mi sono finalmente deciso a fare il book trailer dando incarico a Valentina Maschio per la grafica ed a Luca Falletto per la musica, il tutto verrà montato da Allgraph & Wolly design.

...Poi mi è venuto in mente che sarebbe carino aggiungere i chapter trailer (tra 5 ed 8 secondi ad inizio di ogni capitolo): brevi filmati che diano l'idea di cosa parlerà il capitolo senza ovviamente anticipare niente di saliente.

Tutti coloro i quali hanno già acquistato l'iBook riceveranno l'aggiornamento da scaricare gratuitamente.

A questo punto l'argomento di questa discussione è: secondo me dovremmo tutti investire nella trasformazione dei nostri ebook nel formato "ePub3" in modo da convincere chi è ancora scettico sul fatto che acquistare un ebook è molto di più che acquistare un libro cartaceo!
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27/03/2013 10:38

Meno è meglio :)
Sai come la penso. Per me un libro deve essere fatto di parole, alle immagini e alla musica ci pensa la fantasia del lettore. Il divertimento consiste proprio nell'inventarsi tutto il resto ;)
A me dà persino fastidio quando gli autori consigliano in appendice al libro una playlist da ascoltare!
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28/03/2013 12:52

diversificare è meglio
Secondo me bisogna trovare il modo per attrarre il maggior numero possibile di lettori all'ebook...

Lo zoccolo duro dei lettori di libri cartacei saranno i più difficili...

La cosa migliore è quindi attirare chi si affaccia all'elettronico chiedendosi "che vantaggi ci sono rispetto al cartaceo"?

Ancora meglio è avvicinare alla lettura chi proprio non ne vuole sapere... su nessun formato.
Allora se un buon book trailer può farcela, a maggior ragione un ebook con contenuti multimediali avrà ancora più appeal...
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28/03/2013 13:31

Sono d'accordo con Carla: un libro è un libro (sia esso cartaceo o digitale) e non deve essere confuso con "roba-altra"..
luca.masali
[Non Registrato]
28/03/2013 13:38

Re:
In un libro c'è molto di più di quello che uno possa aspettarsi. Il testo è solo uno degli infiniti modi con cui si può raccontare una storia, esercitare la fantasia, arricchirsi e divertirsi.

Viva le differenze
[SM=g27988]
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28/03/2013 15:25

Mi ritengo un lettore abbastanza tradizionale, dunque non credo che acquisterei un libro per le opzioni supplementari. Però ben vengano, se spingono il pubblico - soprattutto italiano - alla lettura.
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28/03/2013 17:59

Re: diversificare è meglio
Armando.R, 28/03/2013 12:52:


La cosa migliore è quindi attirare chi si affaccia all'elettronico chiedendosi "che vantaggi ci sono rispetto al cartaceo"?




Costa meno, non occupa spazio. Ecco i vantaggi :)

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29/03/2013 00:15

Sono d'accordo: viva le differenze e ben vengano.
Ma che rimangano cose differenziate appunto.
Un libro è un libro, ripeto, parole scritte e niente più.
I prodotti che, oltre alle parole scritte, contengono altre cose quali musica, immagini non possono essere definiti "libri" ma saranno chiamati con altri modi e di essi si usufruirà in maniera diversa.
Anch'io mi ero informata sui costi e le modalità per trasformare i propri libri in qualcosa di più multimedialmente complesso, Armando lo sa, ma se decidessi di muovermi in questo senso, i "Sette giri..." non sarebbero più libro, si trasformerebbero in qualcos'altro..
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29/03/2013 12:32

per ora si chiamano iBook infatti....

Per ora gli ebook in ePub3 con contenuti multimediali integrati si chiamano iBook... che però li lega solo ad Apple/iTunes, quindi necessitano di iPad.

Vediamo che per primo tra gli altri produttori (probabilmente Kobo sarà il primo visto che aveva dichiarato di uscire ad inizio 2013 con un nuovo lettore che avrebbe dovuto supportare gli ePun3) uscirà con un supporto hardware adatto... e di conseguenza vedremo come chiamarli inveche che ebook...

Io il mio lo chiamo MSB (sigla che nasce come MusicSoundtrackBook, ma che vedo bene anche come MultimediaSoundtrackBook)...
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29/03/2013 12:36

Re: la fantasia deve farla da padrone... ma a volte va un po' incanalata
Concetta.D, 29/03/2013 00:15:

Sono d'accordo: viva le differenze e ben vengano.
Ma che rimangano cose differenziate appunto.
Un libro è un libro, ripeto, parole scritte e niente più.
I prodotti che, oltre alle parole scritte, contengono altre cose quali musica, immagini non possono essere definiti "libri" ma saranno chiamati con altri modi e di essi si usufruirà in maniera diversa.
Anch'io mi ero informata sui costi e le modalità per trasformare i propri libri in qualcosa di più multimedialmente complesso, Armando lo sa, ma se decidessi di muovermi in questo senso, i "Sette giri..." non sarebbero più libro, si trasformerebbero in qualcos'altro..




Vero che la fantasia deve farla da padrone... ma a volte va un po' incanalata perchè non diventi confusione.

Ad esempio i libri di Alberto Angela contengono alcune (poche ma esaustive) figure, schizzi, disegni...
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29/03/2013 19:52

Re: Re: la fantasia deve farla da padrone... ma a volte va un po' incanalata
Armando.R, 29/03/2013 12:36:


Ad esempio i libri di Alberto Angela contengono alcune (poche ma esaustive) figure, schizzi, disegni...



Nell'ambito della saggistica sono d'accordo che l'aggiunta di elementi multimediali sia un indubbio vantaggio. Nella narrativa invece ritengo che aggiungere altri elementi limiti la fantasia del lettore.

Al di là di questo temo che ci sia il rischio che l'immagine che il lettore si crea non corrisponda a quella che viene propinata, creando una sensazione spiacevole.
Pensa ai film tratti dai romanzi. In genere chi ha letto il libro e l'ha amato finisce per dire che il film non è bello quanto il libro (o addirittura è proprio brutto), proprio perché ciò che vede non corrisponde a come l'aveva immaginato lui.
Per lo stesso motivo non mi piacciono i booktrailer lunghi che anticipano la storia, mostrando i personaggi con dei volti.

Ho ritenuto addirittura rischioso inserire i volti dei protagonisti del mio libro nella copertina. Qualcuno mi ha detto: non lo immaginavo così. Sapevo che poteva succedere. Però è un rischio che ho corso perché so che un volto in copertina attira l'occhio dell'acquirente. ;) D'altronde si può leggere un libro ignorando la copertina e seguendo solo la propria fantasia (d'altronde si può decidere anche di ignorare il finale se non ci piace, il lettore ha il massimo potere di adeguare l'immagine che ha della storia ai suoi gusti).
In ogni caso è anche la mia massima intromissione nella fantasia del lettore.
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02/04/2013 10:54

Re: Re: Re: la fantasia deve farla da padrone... ma a volte va un po' incanalata
Carla74, 29/03/2013 19:52:



Nell'ambito della saggistica sono d'accordo che l'aggiunta di elementi multimediali sia un indubbio vantaggio. Nella narrativa invece ritengo che aggiungere altri elementi limiti la fantasia del lettore.

Al di là di questo temo che ci sia il rischio che l'immagine che il lettore si crea non corrisponda a quella che viene propinata, creando una sensazione spiacevole.
Pensa ai film tratti dai romanzi. In genere chi ha letto il libro e l'ha amato finisce per dire che il film non è bello quanto il libro (o addirittura è proprio brutto), proprio perché ciò che vede non corrisponde a come l'aveva immaginato lui.
Per lo stesso motivo non mi piacciono i booktrailer lunghi che anticipano la storia, mostrando i personaggi con dei volti.

Ho ritenuto addirittura rischioso inserire i volti dei protagonisti del mio libro nella copertina. Qualcuno mi ha detto: non lo immaginavo così. Sapevo che poteva succedere. Però è un rischio che ho corso perché so che un volto in copertina attira l'occhio dell'acquirente. ;) D'altronde si può leggere un libro ignorando la copertina e seguendo solo la propria fantasia (d'altronde si può decidere anche di ignorare il finale se non ci piace, il lettore ha il massimo potere di adeguare l'immagine che ha della storia ai suoi gusti).
In ogni caso è anche la mia massima intromissione nella fantasia del lettore.




Mmmm... Io ritengo ache alcuni generi come Storia, Fantascenza e forse anche il Fantasy sono così lontani dal contemporaneo che è meglio indirizzare la fantazia sui binari giusti... Tutti utilizziamo la fantasia basandoci su cose che abbiamo già visto (dal vivo o in TV/internet, figure o foto su altri libri, ecc...).

E' una considerazione assolutamente personale ma... da lettore, leggere una cosa che non conosco assolutamente, nonostante possa essere descritta benissimo ed in maniera dettagliata, mi confonde molto! Al punto da dover rileggere 10 volte ogni cosa per poter procedere... Se di certe cose ci fosse un'immagine, aiuterebbe lo scorrimento della lettura. L'esempio concreto è il romanzo "Tusculum" che narra di storia molto antica, di popoli pre-romani e di aree geografiche irriconoscibili pur essendo quelle dell'Italia centrale. Ci fossero schizzi di come erano i villaggi (con usi e costumi degli abitanti) sarebbe tutto molto più facile.

Chiaro che se leggo un romanzo ambientato ai giorni nostri non ho bisogno di immagini...
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03/04/2013 20:49

Re: Re: Re: Re: la fantasia deve farla da padrone... ma a volte va un po' incanalata
Armando.R, 02/04/2013 10:54:




Mmmm... Io ritengo ache alcuni generi come Storia, Fantascenza e forse anche il Fantasy sono così lontani dal contemporaneo che è meglio indirizzare la fantazia sui binari giusti... Tutti utilizziamo la fantasia basandoci su cose che abbiamo già visto (dal vivo o in TV/internet, figure o foto su altri libri, ecc...).

E' una considerazione assolutamente personale ma... da lettore, leggere una cosa che non conosco assolutamente, nonostante possa essere descritta benissimo ed in maniera dettagliata, mi confonde molto! Al punto da dover rileggere 10 volte ogni cosa per poter procedere... Se di certe cose ci fosse un'immagine, aiuterebbe lo scorrimento della lettura. L'esempio concreto è il romanzo "Tusculum" che narra di storia molto antica, di popoli pre-romani e di aree geografiche irriconoscibili pur essendo quelle dell'Italia centrale. Ci fossero schizzi di come erano i villaggi (con usi e costumi degli abitanti) sarebbe tutto molto più facile.

Chiaro che se leggo un romanzo ambientato ai giorni nostri non ho bisogno di immagini...



Non sono assolutamente d'accordo.
Amo leggere fantascienza e in generale libri su luoghi o situazioni che non conosco perché fanno lavorare di più la mia fantasia.
Personalmente non sopporto la narrativa troppo descrittiva che cerca di metterti le cose in testa. Credo che i luoghi non vadano descritti, ma evocati tramite l'uso dei sensi dei personaggi, nei quali il lettore si identifica.
Poco importa se quello che aveva in mente l'autore è diverso da quello che vede il lettore. Il bello della lettura è questo: ogni libro ha una versione diversa per ogni lettore, che è libero di immaginare luoghi e personaggi come meglio crede, anche a dispetto di eventuali descrizioni che può decidere di ignorare.
Non si assiste ai libri passivamente, i libri vengono interpretati dai lettori, interiorizzati e fatti propri.

Se uno ha difficoltà a immaginare visivamente un libro il più delle volte è colpa dell'autore che non è riuscito con le parole a evocare le immagini. Oppure è il lettore ad avere davvero molta poca fantasia (cosa che capita di solito a chi non ama la lettura) o non si riesce a creare l'alchimia libro-lettore (non tutti i libri possono piacere) o non è abbastanza maturo per quel libro (soprattutto se molto giovane).
A 15 anni ho cercato di leggere Asimov ed effettivamente ho avuto dei problemi, perché non ero ancora matura per quel tipo di letture. Adesso invece mi piace.

Comunque parlando di un lettore medio adulto con una cultura media, se questo meccanismo non si innesca, vuol dire che il libro non è scritto bene. Poche scuse.
Se da lettore ti sei trovato confuso di fronte a una descrizione, il problema è del libro e quindi dell'autore, che si è limitato a descrivere e non è stato in grado di trasmetterti l'essenza del luogo in cui si svolge l'azione.
Oppure c'era incompatibilità tra te e il libro, altra cosa possibilissima.

Mostrare con immagini un libro è come mettere in un film i sottotitoli con ciò che i personaggi percepiscono con i loro sensi. Nei film il procedimento è opposto. Dall'immagine lo spettatore ricrea nella sua mente, in modo del tutto personale, le sensazioni dei personaggi e finisce per provarle lui stesso, senza bisogno che gli venga detto cosa provare.
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